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Miti da sfatare
Alla luce delle distinzioni che abbiamo fatto tra consulenza, supporto psicologico e psicoterapia è evidente
che non tutti i percorsi hanno la stessa durata; chi decide di chiedere una consulenza non
è detto che debba iniziare un percorso psicologico, sarà il terapeuta insieme alla persona a valutare
se la problematica portata necessita di un trattamento.
Qualora fosse necessario un intervento sarà il terapeuta a valutare se sia più indicato un supporto psicologico
o una psicoterapia e quindi un percorso più breve e definito o uno più profondo e articolato.
Tuttavia, in entrambi i casi la durata dipende dalla severità dei sintomi riportati e della problematica;
ci sono percorsi psicologici che durano pochi mesi, altri che necessitano di tempi più dilatati ma sono sempre percorsi con un tempo limitato. Non dimentichiamoci che ogni persona in qualsiasi momento può sentire
la necessità di interrompere la terapia, la cosa importante è parlarne con il proprio terapeuta e capire quali
sono le modalità migliori per farlo.
In verità è proprio il contrario, chiedere il parere di uno psicoterapeuta significa avere una buona consapevolezza di se stessi, riconoscere un periodo di difficoltà e saperlo collegare al proprio stato emotivo; significa mettersi
in gioco e prendere in mano una situazione per risolverla e questo è indice di forza e risolutezza.
Inoltre, c’è una considerazione di base da fare: per risolvere le difficoltà psicologiche abbiamo tutti bisogno
di una mente esterna che faccia da specchio alla nostra mente; questo è il motivo per cui anche noi terapeuti, quando abbiamo una problema psicologico, ci rivolgiamo ad un nostro collega.
Questo ragionamento, purtroppo, è molto diffuso; pensiamo che la consulenza psicologica la debbano chiedere solo le persone che hanno gravi patologie psichiatriche. E’ come dire che andrò dal medico quando avrò un infarto e non quando mi si alzerà un po’ la pressione. A tutti questo modo di ragionare per le malattie fisiche sembra assurdo, mentre non lo riteniamo tale per i problemi psicologici; curare la pressione alta aiuta a prevenire
una patologia più grave e pericolosa, come per es. un infarto, allo stesso modo andare da un terapeuta al primo accenno di disagio o difficoltà ci protegge da problematiche più gravi e difficili da trattare. I problemi psicologici se non riconosciuti e curati non possono far altro che aggravarsi e peggiorare la nostra qualità della vita.
Un percorso terapeutico ha lo scopo non solo di migliorare la sintomatologia e risolvere la problematica attuale portata dalla persona, ma anche e soprattutto di far acquisire conoscenza del proprio funzionamento mentale,
apprendere strategie per gestire le emozioni e i comportamenti, rendere più flessibili i propri schemi mentali,
riattivare delle risorse personali spente; tutto questo permette di affrontare le future difficoltà della vita
con maggiore resilienza e di riuscire meglio a gestirle da soli. Una buona terapia è un investimento per il futuro.
Un percorso psicologico è molto lungo?
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